Le femmine di gatto sono fertili per diversi mesi all’anno, il cosiddetto “calore” infatti dura dalla fine dell’inverno fino a estate inoltrata. Chi ha una gatta non sterilizzata che ha accesso ad un giardino deve fare particolare attenzione soprattutto a partire da quando nota che l’esemplare mostra i classici segni di fertilità. I gatti sono animali molto precoci e, per quanto possano continuare a crescere e svilupparsi in peso e dimensioni fino e oltre l’anno di età, già verso i 5-6 mesi le femmine sono mature sessualmente e possono venire ingravidate dai maschi. Se si possiede una gatta non di razza sarebbe opportuno sterilizzarla, in modo da evitare gravidanze indesiderate; stiamo parlando di un intervento di routine, che ha un costo abbastanza contenuto e permette di donare alla nostra micia molti anni di vita serena, senza doversi preoccupare di gravidanze, parti e cuccioli.
La gatta in calore
Generalmente il primo calore avviene verso i 5-6 mesi della gatta, ma ogni micio può variare ampiamente questo range di età. Conviene in genere chiedere consiglio al veterinario, per capire se l’esemplare di gatto che vive con noi è già pronto per la prima gravidanza o no. L’inizio e la durata del periodo di fertilità della gatta viene facilmente compreso da chiunque, perché l’animale assume un comportamento strano, diverso dal solito. Invece di chiedere le coccole tende a miagolare in modo stridulo, spesso per tempi molto prolungati. Le gatte che vivono in casa tendono in questo periodo a preferire i balconi e le finestre, da dove cercano di attirare possibili compagni. Le femmine che invece hanno accesso ad un giardino o ad un cortile tenderanno a restare fuori il più a lungo possibile, alla ricerca di un maschio da cui farsi corteggiare.
La gravidanza
Come capiamo che la femmina è in calore, capiamo altrettanto facilmente quando è stata “coperta” (questi i termini del gergo utilizzati tipicamente in questi casi). I miagolii esasperanti cessano e la micia diventa più tranquilla. La gestazione dei gatti è molto rapida: dura in genere dai 55 ai 65 giorni, quindi intorno ai due mesi. Durante questo periodo potremo vedere il ventre della micia svilupparsi con grande rapidità. Verso l’ultima settimana la pancia sarà non solo gonfia, ma avrà una conformazione allargata e toccandola potremo sentire i gattini perfettamente formati. Nonostante i gatti siano animali che da millenni vivono accanto all’uomo, nel momento del parto la loro parte “selvatica” si mostra in pieno. La gran parte delle gatte infatti, nonostante richieda coccole e attenzioni, preferisce partorire da sola, seguendo i ritmi della natura, senza chiedere aiuto ai proprietari.
Prepararsi al parto
Per il parto e il periodo appena successivo è importante preparare un comodo e caldo nido per la mamma. In questo luogo, che deve essere tranquillo e appartato, la micia partorirà e allatterà i suoi piccoli per le prime settimane, senza doversi preoccupare che si spostino troppo. Conviene predisporre un angolo riparato, dove la gatta possa sentirsi con le spalle protette, con un singolo accesso frontale facilmente visibile. Conviene porvi degli asciugamani, che potranno essere tolti subito dopo il parto, per mantenere la zona pulita.