La musica e i gatti

Se un gatto avesse il poter di poter scegliere la sua stazione radio o il suo album preferito di mettere su, cosa ascolterebbe?
Tutti sappiamo che l’udito del gatto è finissimo, anzi tra i più avanzati di tutto il regno animali. Ma qui siamo davanti a tutt’altro tipo di scoperta!
Secondo recenti studi scientifici, i gatti possiedono il cosiddetto ‘orecchio assoluto’ (ovvero una capacità preziosissima per tutti gli intenditori di musica, perché significa saper individuare qualsiasi nota poter distinguere anche tra due note quasi simili fino al decimo di tono). Allora, a un udito così straordinario che genere di musica piace?
Chiunque possieda un gatto sicuramente avrà notato che questo animale non ama, anzi rimane infastidito e turbato dai rumori forti, imprevisti e acuti (come quando cade un oggetto o viene sbattuta con forza una porta). C’è, invece, un tipo di musica che porta un’influenza benefica.
Riesci a immaginare già di cosa si tratta?

I gatti e le reazioni alla musica

Ovviamente, ogni gatto ha una sua personalità ben distinta, quindi non è detto che un brano o uno strumento sia il preferito di tutti i gatti. Le reazioni dei gatti alla musica tendono a essere particolarmente variabili. È però vero che tanti dimostrano interesse per il pianoforte. Puoi averne una prova tangibile anche solo cercando video su YouTube dove abbondano i piccoli mici che si cimentano in esibizioni straordinarie con i tasti del pianoforte.
Non esistono ancora delle vere e proprie prove scientifiche, ma se i mici potessero scegliere una musica di sottofondo molto probabilmente sceglierebbero la musica classica, jazz o naturale-ambientale. Sembra infatti che alcune note assomiglino in maniera quasi equivalente al linguaggio naturale dei gatti, per questo con un certo gente di musica il gatto si sente più a suo agio e anzi a volte si avvicina proprio agli altoparlanti strusciandosi e facendo le fusa. Non è un comportamento da poco se teniamo in considerazione che questa è la loro maniera di marcare il territorio con il proprio odore e dire che qualcosa è di gradimento e gli appartiene.

I gatti e la musicoterapia

In tanti sono convinti che con il termine musicoterapia ci si riferisca a una trovata new age con pochi fondamenti teorici, ma in realtà gli effetti visibili sono tanti: le mucche producono più latte quando ascoltano musica, le galline producono più uova e alcuni tipi di guarigioni sono più rapide. Insomma, sembrerebbe innegabile che un certo tipo di musica ha un innato effetto benefico in chi la ascolta, siano animali o esseri umani. Certo, dipende anche dal tipo di musica. Ad esempio, tanti esercizi positivi sono stati condotti ascoltando musica classica, e in particolare Mozart, Beethoven e Bach. Più in generale, però le prove conclusive tendono a dimostrare che il gatto sta bene quando il suo padrone sta bene. Per questo, se mettiamo in play una sonata di Bach e ci distendiamo in totale relax sul divano, anche il gatto ci verrà vicino per approfittare di questo momento di pace condivisa.

Elisabetta G
Elisabetta G
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